lunedì 28 aprile 2008
************Fiera dell'artigianato!! Firenze 27/04
ciaociao
mercoledì 23 aprile 2008
Compito 8 - I have a dream / 2a parte
Vengo ora a parlare di che tipo di medici saremo… Certo che l’insegnamento e in generale la vita universitaria che avremo ci cambierà, ci trasformerà.. Però bisogna che questa trasformazione porti ad una evoluzione di noi stessi, ad una “rivelazione”, ad una apertura, alla luce! Non invece ad una involuzione, ad una chiusura, alla notte.. Verremo plasmati, non ci plasmeremo soltanto da noi… e cosa ci plasmerà? Appunto anche l’insegnamento, si ricasca sempre lì…noi ci dobbiamo applicare per trasformarci e qualcuno dovrà venirci incontro nell’applicazione e quindi portarci verso la giusta trasformazione. E’ normale e ovvio dire che in tutto ciò la nostra predisposizione d’animo e il nostro modo di essere saranno comunque fondamentali..perché ognuno di noi sarà medico, ma non saremo certo tutti medici uguali! Quello però che mi auguro davvero è che in noi tutti futuri medici, ci sia la più ottima preparazione professionale che possiamo offrire al paziente/alla persona/all’anima che sarà nelle nostre mani, tutto ciò accompagnato da una”matrice” umana. Capire ascoltare immedesimarsi metaforicamente nella persona che abbiamo di fronte, portargli un rispetto e dargli un appoggio ogni volta e in ogni caso che avremo davanti. Non considerarlo mai come un numero, come uno dei tanti.. non dico considerarlo un amico, ma comunque considerarlo una persona, un essere che se viene da te futuro medico è perché ha qualcosa che non va, vive un dramma o trauma o patologia più o meno importante, sia dal punto di vista fisico che mentale/umano. Da qui a quando sarò medico vorrei rileggermi questo post e vedere che tipo di medico sono diventato, che trasformazione ho subito..
PS professore e voi tutti che leggete (mi auguro) i miei 2 post sul compito8: lo so è lungo, questo è però stato un commento anche troppo piccolo rispetto alle cose che avrei voluto dire, non so quanto avrei potuto accorciare più di così..le argomentazioni trattate mi hanno troppo preso, mi sono lasciato andare, chiedo perdono!!:P
Compito 8 - I have a dream / 1a parte
Salve!! Allora innanzitutto volevo dire che la conferenza è stata davvero interessante perchè l'argomento trattato mi sta particolarmente a cuore, o quantomeno è qualcosa che molto spesso mi frulla per la mente.. Intanto mi vorrei soffermare sul rapporto insegnante/ studente. Come sarebbe bello avere sempre insegnanti con le caratteristiche e attitudini espresse da de Bernard.. Professori che ti rendono affascinato su ciò che studi, che t fanno coinvolgere a pieno nell'attività, che hanno con te un rapporto diretto e tu non sei considerato "solo un numero”, una matricola che deve studiare(anche senza imparare) tanto per passare un esame,poi arrivederci e grazie". Lo studio non dovrebbe essere un'ossessione, una stramaledetta cosa che devi assolutamente fare quasi con disprezzo e soprattutto con un grande sacrificio che potrebbe essere almeno in parte(a seconda dei casi) diminuito se lo studio fosse fatto con amore a passione. Deve prevalere il piacere della conoscenza, la fame di sapere e la frenesia della curiosità.. Invece no, non è così..sarà il sistema, sarà il professore, sarà sicuramente una componente anche del carattere di ognuno di noi, ma guardandomi intorno, ormai noi studenti siamo solo macchine che macinano oreoreore di studio, invase da libri dispense e quant'altro, che di fatto impariamo quasi sempre tutto "a memoria" e una volta dato l’esame, PUF!, ci scordati tutto il giorno dopo... Ma ad esempio, una canzone, la sentiamo e la giudichiamo tante volte, e se ci piace la canticchiamo e di fatto la impariamo e o ce la scordiamo dopo molto tempo anche se in realtà qualcosa rimane sempre di essa in noi, oppure non la dimentichiamo mai. Così dico per le materie scolastiche: se noi si riuscisse a scoprire una materia più che studiarla, a entrarci dentro con passione, a giudicarla e a confrontarci davvero con essa, secondo me molte cose sarebbero diverse. E’ ovvio che quando si incontrano materie difficili è improbabile riuscire ad apprezzarle perché ci sembrano cose insormontabili scritte in un linguaggio poco comprensibile e soprattutto ci manca quel qualcosa che ci fa arrivare fino ad esse, al nocciolo della questione.. per riuscire a “tradurre” quella materia, a capirla bene magari chissà fino a farsela finalmente piacere abbiamo bisogno di un intermediario, di colui cioè che formerà il link tra noi ed essa, che sia una persona preparata a darci questo e che ci creda davvero in ciò che fa. Il confronto, lo scambio di idee(con rispetto tra tutti, e rispetto di tutte le idee confrontate) per tutto questo è qualcosa di fondamentale ed è grave quando manca. Ed è questo secondo me che ormai succede in tutte le scuole, insegnanti del genere non si trovano quasi più da alcuna parte! Ormai loro “fanno ciò per cui sono pagati” ovvero spiegarci più o meno bene la loro materia, darci le nozioni che ci servono giusto giusto per passare l’esame e fine. Purtoppo ripeto, per quanta voglia noi ragazzi possiamo metterci nello studiare una materia, per quanto possiamo cercare di avere un ruolo attivo in ciò, bisogna che gli insegnanti ci spronino e ci facciano addentrare in essa, devono riuscire a farci essere affascinati… Considero quindi le considerazioni di de Bernard importanti, di speranza direi per il presente e soprattutto per il futuro, da non passarci sopra come se nulla fosse… è dura dirlo, ma a guardarsi attorno, sembrano quasi un’utopia.. Alla conferenza mi aspettavo molti più interventi da parte dei professori, quantomeno per difendere la categoria che per come ho interpretato io è stata messa un po’ alle strette, criticata anche se in maniera comunque rispettosa.. invece poco o nulla, peccato.. Spero comunque che un pochino discorsi come questi venuti fuori dalla conferenza siano riusciti a toccarli un po’, silenziosamente all’interno…e spero che saranno le basi e i concetti fondamentali dei futuri medici che vorranno intraprendere anche l’insegnamento. Comunque questi sono tutti concetti miei, di uno studente fra tanti, tra quei tanti altri ci sono certo anche quelli a cui non interessa niente di tutto ciò ma che intendono invece solo fare i “robot pappagalli cinici(diciamo freddi per essere meno pesanti)”. Dal canto mio invece spero di mantenere sempre a mente i concetti che ho espresso ora.
sabato 19 aprile 2008
anciolina - complex di Elettra!!
mercoledì 16 aprile 2008
Sabato sera a Firenze: messicano&Piera!!
Meriggiare pallido e assorto - E. Montale
Nelle crepe del suolo o su la veccia
Osservare tra frondi il palpitare
E andando nel sole che abbaglia
giovedì 10 aprile 2008
***********Boia dè, ke roba!!
martedì 8 aprile 2008
Compito 6: Commentiamo il "seminario" : I CARE!
Che dire? Sarò sincero...è stata una gran bella improvvisata, davvero inaspettata..sembrava essere una noiosa lezione, una delle tante che ci si poteva immaginare..magari un commentone o dibattitone comune sul fumetto(dal contenuto importante senza dubbio, ma un pò noioso per me; poi in inglese :P )...invece è stato qualcosa di molto interessante e coinvolgente. I CARE: giusto aver preso"in prestito"questa espressione per giustificare il senso anzi il contesto di quest'oggi. Conoscevo questa espressione, anche il suo significato(magari non in maniera troppo profonda) ma ammetto di non aver conosciuto troppo il personaggio Don Milani; un pò perchè al liceo non l'ho fatto, solo accennato qualcosa(fatto abbastanza grave! inoltre nn è l'unico personaggio che non ho conosciuto, es. Maria Montessori!), un pò perchè mi sono orientato ad analizzare altre figure nel corso della mia vita extra-scolastica, comunque importanti! Sono in linea direi con tutto il ragionamento che ci ha esposto il prof. L'esempio dell'omino con l'ape, ganzo!..simpatico ma anche lampante per farci capire... La parte venuta poi, sinceramente l'avevo intesa subito come uno sketch, vedendo un sorrisino del prof, segno/prova della mia intuizione;). La scenetta, il discorso, la marcia...tutte cose ke mi sn più o meno piaciute e che ho apprezzato, soprattutto per quelle persone ke ci credono in questi impegni, al fatto che tutto ciò può portare davvero qualche sorriso alle persone che ne hanno bisogno.. Per un bambino che soffre e purtroppo destinato spesso a morire, magari anche senza rendersene conto come un adulto, momenti di svago e gioco con queste persone, con questi angeli viventi, possono essere davvero l'occasione di sentirsi ancora "bambino" nel vero senso della parola, scordandosi per un poco cure più o meno dolorose, noia, tristezza.. Ammiro queste persone, davvero... Io non sarei il tipo per questi impegni, non saprei come rendermi utile davvero per questa giusta causa, non riesco a mettermi in gioco.. M'illumino d'Immenso e tutti gli altri gruppi di persone che operano in queste attività, sono un qualcosa di speciale, di generoso, di geniale... E' difficile mettersi nei panni di chi soffre davvero, anche se di gente così attorno ne ho avuta,sono state situazioni che mi hanno toccato fortemente...anche e direi per questo motivo soprattutto voglio diventare medico..persone vicine a me, che mi hanno dato tanto e che sono scomparse alcune in maniera troppo inaspettata, troppo violenta, troppo dolorosa.. se ci può essere qualcosa, 1 momento 1 istante per provare per poco ad estraniare 1 persona da una situazione difficile che può sembrare un abisso credo debba essere ben voluto..penso però che per gli adulti non sia sufficiente qualche clown, qualche palloncino e naso rosso… perchè gli adulti ragionano, hanno già una vita avviata e responsabilità… hanno anche maggior timore della Morte, se la sentono più vicina e fa paura l’avvicinarsi di qualcosa che non si conosce… penso per loro il sollievo più grande siano le persone care, il loro calore, che siano familiari o amici… non so cosa dire per le persone sole, ma una qualche soluzione c'è anche per loro, bisogna trovarla anche con 1000 tentativi… chiamatelo in parte cinico o superficiale il mio giudizio, ma io la penso così…
domenica 6 aprile 2008
Compito 3 : T1DM
Salve a tutti! Questo è uno dei tanti argomenti che ho ricercato tramite PubMed. Ho scelto di parlarvi di ciò xkè questa malattia ha colpito, anke se in maniera attenuata e controllata, una mia parente quasi coetanea che dopo una serie di trattamenti è riuscita a "liberarsene", soprattutto dalla “schiavitù” alimentare cui è stata sottoposta x un po’ di tempo.
In parole semplici, il diabete mellito di tipo 1 si manifesta di solito a partire dall’infanzia e richiede la terapia insulinica per la sopravvivenza. E' di origine autoimmune: per ragioni ancora ignote, a un certo punto della vita, nel bambino o nel giovane, il sistema immunitario si mette ad aggredire le cellule del pancreas che producono insulina e le distrugge. Ho iniziato la ricerca inserendo in search “PubMed” e in for ”Juvenile Diabetes” ottenendo la bellezza di 47536 risultati, troppi!! Allora sono andato nei Limits selezionando prima “italian”(ed ecco 544 risultati, uffa!!), poi “human”(520, ancora tanti..) infine “published in the last 3 years”…miracolo!!5 articoli!! Dei 5, quello più interessante è risultato il seguente, dove si accenna a nuove tecniche terapeutiche contro il t1dm. Segnalo anke questo, che riguarda il rapporto dieta/diabete. PubMed si è rivelato davvero un ottimo strumento, completo&dettagliato&esauriente per la max parte delle ricerche/prove che ho fatto per esercitarmi.
parole:211
mercoledì 2 aprile 2008
Addio Anatomia I !!!
Ps: quella mappa del compito7 è veramente ganza, andate a vedere dv abito!!